Le materie prime

Il grano: “Dieci mesi per diventare grande”

Il sapore del grano è come un viaggio nel tempo, è come il vento che forma le onde dorate sui campi da mietere.

Per ottenere un prodotto pregiato per sapore e qualità è necessario, innanzitutto, rispettare il ciclo di vita del grano, che impiega ben dieci mesi per “diventare grande”, seguendo le sue principali fasi di maturazione.

La spiga dorata, che al suo interno custodisce i preziosi chicchi di grano, è sempre stata, fin dall’antichità, il simbolo della fertilità della terra.

Da un solo chicco di grano, grazie al fenomeno dell’accestimento, possono nascere e crescere decine di spighe e migliaia di granelli.

È questo il motivo per il quale l’uomo da sempre attribuisce tanta importanza al frumento, associando ad esso un’affascinante rappresentazione simbolica: il grano è metafora di fertilità, abbondanza, produttività.


La selezione: “Naturalmente di qualità”

Solo da un’eccellente selezione del migliore grano duro si può ottenere una semola che garantisca i sapori autentici della pasta, salvaguardandone le migliori caratteristiche organolettiche.

Sono questi i motivi per i quali si è scelto di produrre la pasta Abatianni setacciando tra le migliori varietà di semola presenti sul territorio; si è così scelto di produrre una pasta solo con semola extra di grano duro e semola di grano duro integrale.

Questi tipi di semola hanno in comune diversi aspetti nutrizionali e salutistici, tra cui l’elevato contenuto di proteine; l’apporto di carboidrati complessi assicura all’organismo un rifornimento di energia prolungato nel tempo.

Sono queste le caratteristiche che rendono “naturalmente di qualità” la pasta Abatianni.